Di tutte le condanne che rendono prigionia le nostre esistenze, cibarsi dei propri rimpianti temo essere la peggiore condizione umana. Così, alla vostra codardia, alle vostre esitazioni, solo un compito ho assegnato a me stessa: divorare ogni singola possibilità finché non ne ho succhiato il midollo.
È assumendo questa consapevolezza, guardandomi allo specchio come nuda, che quelli non mutano in rimorsi. Così, anche se non libera da ogni fardello, almeno io riesco ancora a camminare, senza troppa goffagine.
Quando muovete delle critiche razionali al sionismo e dall'altra parte si limitano a rispondere accusandovi di anti-semitismo, di fatto tranciando la discussione ed evitando strategicamente di entrare nel merito della stessa, due sono le ipotesi possibili:
1) vi trovate di fronte a un sionista;
2) vi trovate di fronte a un idiota.
Poi uno può anche fare bei film o brutti film (Woody Allen), può anche scrivere begli articoli o brutti articoli (Roberto Saviano), ma resta comunque un sionista o - nella migliore delle ipotesi - un idiota.
Che poi, a pensarci bene, è comunque la stessa cosa: il sionismo è soltanto una delle numerose manifestazioni dell'idiozia umana.
(l'articolo completo è qui, è stato pubblicato nel 2013, così come questa dichiarazioni sono state affermate nel 2013. Ma il ragionamento è sempre d'attualità)
1) Come sarebbe il mondo se fosse abitato solo da 100 persone
http://www.tpi.it/mondo/stati-uniti/mondo-abitato-solo-da-100-persone
Come sarebbe il mondo, se lo abitassero solo 100 persone, e queste riflettessero le statistiche che valgono per i circa 7 miliardi di individui che lo popolano realmente? Per esempio, una persona controllerebbe il 50 per cento del denaro di tutti e cento gli individui, 15 persone sarebbero malnutrite e 13 non avrebbe accesso all’acqua potabile. Utilizzando i dati del CIA World Factbook, il sito GOOD ha prodotto un video per illustrare le diseguaglianze del mondo in modo semplice, riducendo a 100 persone il numero di abitanti del pianeta.
2) Addio alla gioventù in Egitto
http://www.internazionale.it/opinione/ahmed-nagi/2016/03/25/addio-alla-gioventu-in-egitto
L'articolo dello scrittore e blogger egiziano Ahmed Nagi, incarcerato al Cairo per oltraggio al pudore.
3) I jihadisti sono in crisi in Medio Oriente
http://www.internazionale.it/opin…
I referendum hanno un quorum da raggiungere. Non discuto della legittimità del quorum (penso infatti sia legittimo e anzi necessario), ma l'esistenza di un quorum fa sì che i contrari preferiscano far vincere l'astensionismo piuttosto che far vincere il "no".
E come si fa vincere l'astensionismo per un referendum? Semplicemente evitando di informare i cittadini della sua esistenza. Se non sanno che c'è un referendum, non andranno a votare.
Strategia legittima, non discuto nemmeno di questo.
Ma questa strategia cosa determina, a sua volta? Una condizione per la quale i cittadini sentiranno soltanto le ragioni del "sì", mentre quelle a favore del "no" non verranno probabilmente nemmeno pronunciate.
Realizzare e distribuire materiale pubblicitario con le "ragioni del no"? Meglio evitare, perché se finisse nelle mie mani io verrei a conoscenza dell'esistenza del referendum stesso (del quale, magari, prima non sapevo nulla) e successivamente, raggiunto questo primo e ovvio risult…
1) Isis. Quando il terrore seduce le classi medie
http://www.vita.it/it/article/2016/03/03/isis-quando-il-terrore-seduce-le-classi-medie/138435
Un articolo (fatto davvero, ma davvero bene) che traccia un interessante profilo dei nuovi jihadisti europei. Uno stralcio:
Prima che iniziasse la guerra civile siriana nel 2011, i giovani jihadisti raramente appartenevano al ceto medio. [...] Oggi la stima dei giovani europei che sono passati in Siria per prestare la propria opera alla jihad si aggira attorno ai 4000.
La sezione antiterrorismo dell’FBI e le agenzie di intelligence più avvedute hanno da tempo capito che cercare di individuare nuovi affiliati servendosi esclusivamente del pattern del terrorista cresciuto in un contesto di scarsa integrazione e disagio è fuorviante. Il nuovo terrorista è generalmente europeo di terza generazione, proviene da una classe media o agiata e ha un buon titolo – in alcuni casi un ottimo titolo – di studio conseguito in università britanniche o …
1) Lettera ai romani da L'Aquila: Bertolaso, non ti vergogni neanche un po'?
http://www.3e32.org/?p=8834
Guido Bertolaso potrebbe essere e quasi sicuramente sarà uno dei candidati sindaco di Roma. Questo articolo ricostruisce, sinteticamente ma esaustivamente, il suo operato relativamente al terremoto de L'Aquila.
2) C'era una volta Teheran
http://www.tpi.it/mondo/iran/cera-una-volta-teheran-iran
L'Iran prima della Rivoluzione islamica del 1979 era un paese diverso da oggi. Era laico, filo-occidentale e permise per lungo tempo una certa libertà culturale. Negli anni Sessanta e Settanta, in fatto di abbigliamento le donne mostravano un approccio moderno e si vestivano come le loro coetanee occidentali
3) L'app che consente agli iraniani di identificare i posti di blocco della polizia religiosa
http://www.tpi.it/mondo/iran/app-iran-contro-polizia-morale
Si chiama Gershad la nuova applicazione per smartphone messa a punto da un gruppo di sviluppatori iraniani con lo scopo…
Parte dell'estrema destra italiana (Casa Pound e Forza Nuova) si sta spendendo per la Siria e il medio-Oriente, specie in chiave anti-Isis. È importante evidenziare perché la loro posizione non coincide assolutamente con la nostra, almeno non con la mia.
«Perdonami», si giustificò, «ma io vivo un altro tempo, diverso e diametralmente opposto al tuo». La guardò, quasi incredulo. «Perché, non viviamo forse tutti lo stesso tempo?».
«No». Volse lo sguardo a terra e lui vide appena che alla domanda si era immediatamente rasserenata, prima ancora che la terminasse. «Tra noi tutti, vi sono alcuni, pochi, che vivono un loro, proprio tempo, invisibile ad occhi estranei. Alcuni semplicemente fissano il proprio passato, contemplando qualcosa che è già stato. E poiché non impiegano altro sforzo se non questo, guardarsi alle spalle, per loro non farà mai ritorno un momento simile a quello che hanno vissuto, all'oggetto di quel contemplare. Di più, del passato essi fissano un unico, distinto punto, e non il passato nel suo complesso, per cui del presente non sanno godere nemmeno quando si è appena consumato, appena scorre oltre loro. Altri, invece, scrutano oltre l'orizzonte, verso il futuro: sono coloro che vivono nell'attesa di vedere realizzato…
Passando il tempo, la stessa domanda torna a porsi ogni volta con maggiore frequenza: «riuscirò mai ad uscirne?». Si potrebbe pensare essa nasca dalla crescente frustrazione, mentre ad aumentare è invece un opposto desiderio di liberazione.
È proprio nella coscienza di come il tempo vada sommandosi a se stesso - altro tempo oltre il tempo - che facilmente vorrei rispondere alla domanda con un'altra domanda: «quando è stata l'ultima volta che sono stata veramente felice?».
Questa, almeno per me, è già una novità, ed irrompe rumorosamente solo quando mi sorprendo di quanto sia diventata alta la pila di quel tempo. Cosa che non mi era mai capitato fare, prima di ora.
Non vi è una stretta logicità tra le due cose. Si è portati a credere che misurare la quantità di tempo già versato possa aiutare a stimare quello invece ancora rimanente. Istintivamente, più va allungandosi la strada verso un traguardo sconosciuto, più si crede quel traguardo vicino: se sono in viaggio da molto, eviden…
Questa è una pratica che ho portato avanti (molti) anni fa: con La settimana vi segnalerò alcune interessanti letture degli ultimi giorni. Cercherò di fare in modo che questo impegno sia - appunto - settimanale e di riportarvi ogni volta 4-5 letture, ma non vi garantisco niente. Per ogni lettura, potreste trovare una brevissima sintesi o un mio commento, in genere non più di un paio di righe.