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La musica è una risorsa terapeutica che può essere utilizzata per la prevenzione, il trattamento e la riabilitazione nel campo della salute.

Il laboratorio di “Songwriting” utilizza la musica e i suoi elementi (ritmo, suono, melodia, armonia) come strumenti per aprire dei canali di comunicazione.

In questo senso l’intervento porta, oltre che ad ascoltare, anche a costruire strumenti empirici di comunicazione – linguaggio verbale o non verbale/musicale, per fare in modo che i mondi a cui la persona appartiene interagiscano in modo soddisfacente e costruttivo.

Attraverso le onde sonore, qualsiasi emozione o stato d’animo scaturisce fuori e dentro di noi; ognuno di questi movimenti emozionali, va visto e ascoltato, osservato con immediatezza, riconoscendo in esso la comunicazione non verbale che spesso non riusciamo ad esprimere. Attraverso il suono, niente è impossibile, il più piccolo gesto, la più flebile occhiata, il più leggero sospiro, va letto come un valore cult…

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    Intrattenimento

    Il laboratorio "Crea una storia"

    Pensieri di una vita in movimento

    Il laboratorio "Crea una storia" è un'attività espressiva di scrittura creativa, che si svolge in gruppo all'interno degli spazi della struttura o all'esterno in ambienti protetti e sereni. Attraverso la scrittura creativa, prendendo spunto da esperienze personali e da elementi di fantasia, si arriva alla costruzione di una storia.

    Viene predisposto un setting atto a facilitare la condivisione delle idee e il confronto, dai quali si giunge alla creazione di personaggi fittizi ed ambienti e, soprattutto, della trama. Proprio quest'ultima svolge un ruolo fondamentale nell'attività, in quanto ogni storia tratta, in genere, un tema sociale, ad esempio, l'amore e l'amicizia, l'emarginazione e la resilienza, la disoccupazione e la famiglia, la disabilità e il disagio.

    Nel corso della scrittura si cerca di arrivare sempre a delle soluzioni, che tengano conto del punto di vista di ognuno per far  che le storie siano, una volta concluse, leggere ed apprezzabili da qualsiasi lettore…

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    “Il discorso del re” (“The King's Speech”) è un film del 2010 diretto da Tom Hooper di produzione inglese e australiana e ambientato nella corte reale inglese negli anni tra il 1925 e il 1940. Interpretato da Colin Firth (nei panni di Albert, Duca di York, soprannominato Bertie e futuro re Giorgio VI), Geoffrey Rush (nei panni del logopedista australiano Lionel Logue), Helena Bonham Carter (nei panni di Lady Elisabetta Lyon, moglie del Duca di York) e Guy Pearce (nei panni di Edward, erede al trono d’Inghilterra e fratello maggiore del Duca di York), il film, ispirato a una storia vera, ruota attorno ai problemi di balbuzie di re Giorgio VI e al rapporto con il logopedista Lionel Logue, che l'ebbe in cura. Il film ha vinto 4 premi Oscar su 12 candidature: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale.

    Bertie è afflitto dall'infanzia da una grave forma di balbuzie, che gli aliena la considerazione del padre, il favore della corte…

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    Invictus - L'invincibile è un film del 2009, prodotto negli Stati Uniti e diretto da Clint Eastwood.

    Il film è un adattamento cinematografico del romanzo “Ama il tuo nemico” di John Carlin, a sua volta ispirato a fatti realmente accaduti. La trama si sviluppa attorno agli eventi che ebbero luogo in occasione della Coppa del Mondo di rugby del 1995, tenutasi in Sudafrica poco tempo dopo l'insediamento di Nelson Mandela come presidente della nazione.

    Lo stesso Mandela, interpretato da Morgan Freeman, è fra i protagonisti del film, insieme al capitano della nazionale sudafricana di rugby (gli Springboks), François Pienaar (interpretato da Matt Damon).

    Ci troviamo in Sudafrica, quando nel 1990 Nelson Mandela, di origine africana, dopo 27 anni di prigione per essersi opposto al governo e all’apartheid, viene liberato. Nel periodo successivo assistiamo alla caduta dell'apartheid e all'insediamento nel 1994 di Nelson Mandela come presidente del Sudafrica, un paese ancora pr…

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    “Quasi amici” (“Intouchables”) è un film del 2011 diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano, di produzione francese, ambientato nella Parigi dei giorni nostri. Con un incasso mondiale di 324 milioni di dollari è stato uno dei film francesi più visti di sempre. “Quasi amici”, ispirato ad una storia vera, racconta l’incontro tra due mondi apparentemente lontani. Dopo un incidente di parapendio, che lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe (François Cluzet) assume Driss (Omar Sy), ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione, come badante personale, anche se a prima vista sembrerebbe la persona meno adatta per questo incarico. La vita derelitta di Driss, tra carcere, ricerca di sussidi statali e un rapporto non facile con la famiglia di scarsi mezzi economici, subisce un’impennata quando, a sorpresa, il miliardario paraplegico Philippe lo sceglie come proprio aiutante personale. Incaricato di stargli sempre accanto per spostarlo, lavarlo, imboccarlo, aiutarl…

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