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Il Coronavirus, in maniera silenziosa, ha messo in sospeso tanti tasselli davvero importanti per la nostra vita relazionale con le persone. Li ha temporaneamente sradicati dal nostro quotidiano, mettendoci a dura prova. L’amore per il prossimo ha bisogno di sensi e di condivisione purtroppo poco presenti durante questo momento storico così delicato e fragile.

Durante le attività culturali di formazione sul tema del Coronavirus che stiamo svolgendo, siamo rimasti colpiti dal discorso della nostra direttrice la Dott.ssa Rita Staniscia che ci ha voluto trasmettere motivazione e coraggio con queste parole:

"Oggi possiamo dire che il Coronavirus ci ha messo a dura prova dal punto di vista psicologico, economico e sociale, ci ha catapultati in un contesto molto simile al secondo dopoguerra. Questo Covid19 porterà delle conseguenze di grave crisi a livello mondiale e nazionale. C'è da chiedersi quindi: esiste una speranza per una ripartenza? Possiamo credere che la resilienza …

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In questo periodo abbiamo intrapreso un percorso culturale con attività e laboratori dedicati al tema della legalità. Attraverso ricerche, letture, documentari e film abbiamo approfondito questo tema scoprendo quanto siano indispensabili la cultura e il corretto utilizzo delle parole per la difesa della legalità e del senso civico. Pensiamo sia necessario riscoprire un'identità collettiva, proprio durante questa pandemia, per ripartire con coraggio e ricostruire insieme una società migliore. Questo lo possiamo fare solo se troviamo dei punti di riferimento, degli insegnanti, come i magistrati Falcone e Borsellino, Peppino Impastato e tutti coloro che hanno dedicato la propria vita in difesa della legalità. Durante il nostro percorso avevamo incontrato il tema delle mafie e della legalità anche partecipando ad una mostra fotografica dove erano esposti gli scatti di Tony Gentile sui due magistrati. Per questo abbiamo scelto di condividere il nostro pensiero sul tema che stiamo affro…

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Cultura

#CORONAVIRUS: ora e sempre Resistenza !

25 Aprile e il 1 Maggio ai tempi del Covid19

 

Durante il Coronavirus abbiamo celebrato due festività molto importanti per l'Italia, il 25 Aprile in cui ricorre la librazione dal nazifascismo e il 1 Maggio la festa dei lavoratori.

Nonostante i limiti imposti dalla pandemia queste festività non passano inosservate, perciò abbiamo voluto approfondire questi due temi, la resistenza ed il lavoro, per avere un'idea più chiara su chi siamo, da dove veniamo, dove ci stiamo dirigendo e per riscoprire la nostra identità nazionale.

Tra le ricerche svolte ci siamo soffermati soprattutto su due personaggi di valore: Gilberto Malvestuto (eroe  abruzzese della resistenza appartenente alla formazione partigiana della Brigata Maiella) e Giuseppe di Vittorio (politico e sindacalista italiano che ha lottato per i diritti civili sempre al fianco del popolo).

Possiamo dire che siamo rimasti colpiti dalla perseveranza e la tenacia con cui questi due grandi personaggi della storia italiana hanno combattuto, anche se in maniera profond…

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Cultura

Brian Eno: musica tra luci e forme

Composizioni geniali di un artista completo

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Brian Eno, nome d'arte di Brian Peter George St. John le Baptiste del la Salle Eno, è un musicista, compositore e produttore discografico britannico, considerato uno dei più importanti autori moderni, è ricordato anche per essere stato l'inventore della musica d'ambiente

Nato nel 1948 e cresciuto a Woodbridge, nella contea inglese del Suffolk, vicino a una base militare statunitense, fu influenzato nell'infanzia dalle trasmissioni radiofoniche delle emittenti militari NATO, che all'epoca trasmettevano soprattutto rock and rollDopo gli studi nella vicina Ipswich, entrò nella Winchester School of Art dell'università di Southampton, dove si laureò nel 1969. Durante gli studi fece parte di alcuni gruppi musicali usando come strumento un magnetofono, e la sua prima registrazione pubblicata, a cui partecipò come cantante, è compresa nella lunga opera jazz The Great Learning della Scratch Orchestra di Cornelius Cardew. 

La prima composizione fu del 1970, quando scrisse le …

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Cultura

Cronache Ribelli

Oggi abbiamo cominciato a leggere alcune prime pagine dell'almanacco Cronache Ribelli (pagina su Facebook).

I singoli e le moltitudini raccontati tra le pagine di questo almanacco non sono attori della Grande Storia. Nessun re, capo di stato o generale, ma uomini comuni e straordinari. Comuni perché nella perenne trincea della Storia hanno visto il campo di battaglia tra i reticolati del filo spinato e non dalle retrovie. Straordinari perché disertori della guerra che cercavano di imporgli e protagonisti dell’unico conflitto che vale la pena combattere: quello per l’emancipazione collettiva.

Le storie di Ruby Bridges (11 ottobre), George Stinney Jr. (10 ottobre) e Peter Norman (30 settembre). Da ultima - ma non per importanza - quella di Oreste Fernando Nannetti, internato nel manicomio di Volterra (13 maggio, in foto).

Ne siamo rimasti profondamente colpiti e entusiasti. Sia per l'efficacia con cui si presenta questo progetto culturale con le sue finalità, sia per la semplicità di lettura e di approccio (una pagina al giorno per una storia al giorno, con la possibilità di dibattere insieme di quanto si è appena letto), sia soprattutto per la possibilità - offerta a chiunque - di immedesimarsi con naturalezza nel vissuto di quelle donne e quegli uomini "comuni ma straordinari".

Quando il testo, tra le sue righe, ci ha proposto il superamento di ogni categoria ed etichetta socialmente imposta, inclusa quella del "pazzo" e del "malato", di superare le costrizioni a una condizione di "marginalità" e di "discriminazione" sociale, ci siamo sentiti noi stessi come i protagonisti di quelle pagine.

Con l'occasione, abbiamo deciso di metterci in contatto con gli autori, per invitarli come ospiti della nostra comunità per potersi confrontare insieme su questo importante lavoro.

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    “Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi... Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire. Finché c’è vita, c’è speranza”

     

     

    Stephen William Hawking, nato a Oxford l’8 gennaio 1942, è stato un cosmologo, fisico, matematico e astrofisico britannico, fra i più influenti e conosciuti fisici teorici al mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e sull'origine dell'universo. Il padre Frank era uno scienziato, laureatosi in medicina a Oxford, mentre la madre Isobel Walker studiò, sempre ad Oxford, filosofia, politica ed economia. Il quoziente d'intelligenza di Hawking, secondo i test standard, è 160 o 165, pressappoco lo stesso che molti biografi indicano come il QI di Albert Einstein o Isaac Newton. Tra Stephen Hawking e i libri di scuola non è stato subito amore a prima vista. All'età di 9 anni i suoi voti erano tra i peggiori della classe; tuttavia si narra che il piccolo Stevie colt…

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