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Pietrabbondante è un comune italiano di 774 abitanti della provincia di Isernia nell’Alto Molise e si trova a 1027 m s.l.m., incastonato fra enormi massi detti "Morge" ai piedi del monte Caraceno o Saraceno. Il nome derivò al paese dalla gran quantità di pietre e sassi disseminati nelle sue campagne.

Nei pressi del centro abitato si trovano i resti di un antico insediamento sannitico, che  tra il II secolo a.C. e il 95 a.C. fu il più importante santuario e centro politico dei Sanniti (antico popolo dell’Italia centrale che estese la sua influenza nel corso del I millennio a.C.). È controversa e contesa con Bojano la collocazione, nel sito archeologico, dell'antica capitale del Sannio: Bovianum Vetus. Gli scavi archeologici, iniziati intorno al 1840, portarono alla luce tronchi di statue marmoree, utensili di creta, monete, armi, ecc. Il vero tesoro di Pietrabbondante è costituito dal complesso ellenistico-italico sito in località Calcatello, databile probabilmente tra la fine del V secolo e la prima metà del IV secolo a.C. e ricostruito nel III secolo a.C., dopo essere stato quasi completamente distrutto dalle truppe di Annibale. Vi si trovano due templi A e B ed un teatro con sedili in pietra dalla caratteristica forma anatomica. Il complesso monumentale di Pietrabbondante può essere senza dubbi definito come esempio di tempio coperto, che sostituì gradualmente la boscaglia come luogo di culto per il popolo sannita. Molto importanti sono il tempio A, costruito in poligoni di pietra calcarea, e il teatro, unico esempio in Italia, escludendo la Magna Grecia, che, pur conservando una struttura greca, fu edificato dai Romani.

 

 

Nel 957 la città era capoluogo di una delle trentaquattro contee in cui venne diviso il ducato di Benevento; i primi conti di cui si ha notizia sono i Borrello. Con il tempo si intrecciarono e si susseguirono al potere una miriade di famiglie.

L'attuale ubicazione della cittadina si fa risalire al periodo romano, durante le guerre sannitiche infatti la città originaria venne distrutta ad opera di Silla (89 a.C.). Il centro storico dell’attuale Pietrabbondante, di tipologia insediativa medievale, venne edificato con l'utilizzo di pietre e massi provenienti dal vicino sito archeologico. In particolare, vi si trova la chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel 1666  con un bel portale di fattura barocca e che presenta frammenti di lapidi osche (gli Osci sono un antico popolo italico successivamente integrato dai Sanniti). Meritano una segnalazione anche il Palazzo baronale e, in Piazza Vittorio Emanuele, la statua bronzea, di circa due metri, che raffigura un guerriero sannita con paramenti tipici e scudo sul braccio.

I piatti tipici sono la polenta servita a tocchetti in sugo di carne e salsiccia e le polpette “cacio e ova”. Squisite sono le soppressate e gli insaccati, ottimi i formaggi, dai caciocavalli alle scamorze.

 

I ragazzi del Quadrifoglio