Tra le attività riabilitative previste nel nostro percorso presso la Struttura Riabilitativa Psichiatrica Quadrifoglio di Rosello, la Dott.ssa Rita Staniscia ha fortemente voluto inserire un laboratorio dedicato all'educazione per una corretta e consapevole alimentazione.
Negli ultimi anni, la buona alimentazione sta rivestendo man mano un ruolo sempre più importante per il benessere di ognuno di noi. Alimentazione e buona salute, come sottolineato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), hanno uno stretto legame in quanto rappresentano entrambi diritti umani fondamentali. Una dieta corretta e bilanciata incide in maniera del tutto positiva su sviluppo e rendimento di ognuno, sulla qualità della vita e sulle condizioni psicofisiche generali oltre a rappresentare un valido strumento di prevenzione per molte malattie e di trattamento per altre.
In questo percorso abbiamo compreso che i ritmi frenetici e lo stress della vita quotidiana spesso non permettono di godere purtroppo di un pasto bilanciato e completo lasciando invece spazio a cibi veloci che la maggior parte delle volte sono poveri di elementi nutritivi e ricchi invece di sostanze poco sane o difficilmente digeribili. In genere, un’alimentazione squilibrata può rivelarsi una delle cause di malattie croniche e disturbi come ad esempio cattiva digestione, insonnia, reflusso gastroesofageo, gastrite. Mangiare bene infatti, contribuisce ad avere una vita in salute.
Il laboratorio è stato portato avanti in due fasi, una incentrata su informazioni scientifiche, una invece sulla dipendenza dal cibo e sugli effetti psicologici di una scorretta alimentazione. Negli appuntamenti dal contenuto scientifico ci è stato spiegato che l’organismo, per funzionare in maniera corretta, ha bisogno di tutti i nutrienti fondamentali per fornire energia, favorire il continuo ricambio cellulare e rendere possibili i processi fisiologici. Nei pasti bisogna introdurre in maniera bilanciata cereali (grano, avena, orzo), i quali sono la fonte energetica principale per il corpo, frutta fresca, secca e ortaggi, ricchi di fibre, vitamine e minerali essenziali per il corretto funzionamento dei meccanismi fisiologici, carne, pesce, uova e legumi che contengono proteine e tra le varie funzioni partecipano alla formazione delle diverse componenti dell’organismo, trasportano sostanze nel sangue e contribuiscono alla risposta immunitaria. Abbiamo scoperto inoltre come un insufficiente apporto di proteine può compromettere queste funzioni (per esempio si può perdere massa muscolare), ma un eccesso è altrettanto sbagliato. Troppe proteine vengono infatti trasformate in depositi di grasso e le scorie di questa trasformazione diventano sostanze in grado di danneggiare fegato e reni. Latte e derivati, ricchi di calcio e fondamentali per la formazione delle ossa. Meglio prediligere latticini a basso contenuto di grassi. Infine l'acqua, elemento indispensabile ed essenziale per la nostra vita. L'acqua è preziosa e ce ne accorgiamo sempre più in questo periodo storico di profondo cambiamento climatico. Nella nostra alimentazione svolge un ruolo essenziale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’impiego dei nutrienti. È il mezzo principale attraverso cui vengono eliminate le sostanze di scarto.
Uno stile di vita sano ed una buona alimentazione non è finalizzato solo alla prevenzione di possibili malattie o al mantenimento di un peso ideale, ma anche al rafforzamento della memoria e della concentrazione, al miglioramento dell’umore e della diminuzione dello stress. Ecco perché, nel nostro caso, un percorso di educazione alla corretta alimentazione è fondamentale.
Nella parte psicologica abbiamo approfondito la dipendenza dal cibo, in forte aumento durante la pandemia Covid19, e gli effetti che una cattiva alimentazione ha sulla nostra psiche. Abbiamo svolto approfondimenti di gruppo sugli errori alimentari individuali di ciascuno di noi, ponendoci degli obiettivi in relazione al nostro rapporto con il cibo. Abbiamo svolto delle attività di rieducazione alla lentezza durante i pasti, per riscoprire la gioia, la convivialità, lo stare insieme che il cibo ci offre, rivedendo come e cosa mangiamo.
Dai nostri approfondimenti è venuto fuori come spesso tendiamo ad “ingozzarci” senza nemmeno badare a cosa stiamo mangiando per rispondere a ritmi frenetici inutili. Dovremmo invece fermarci e dedicare il giusto tempo ai pasti, vivendoli come un momento di convivialità.
Abbiamo individuato alcuni errori che comunemente tutti commettiamo mentre mangiamo frettolosamente:
1. Mangiare cibi preconfezionati
Il metterci fretta ci impone di consumare cibi che siano facili da trovare, trasportabili e che possono essere mangiati di corsa. Spesso sono costituiti di carboidrati, grassi e poco altro. Cibi come panini, tramezzini, cioccolatini e snack vari riducono notevolmente la varietà della nostra dieta andando intaccare particolarmente la quantità di fibre, necessarie per una alimentazione bilanciata. Le conseguenze di questo stile di vita possono essere anche gravi. Eccone solo qualche esempio:
- obesità;
- malnutrizione;
- maldigestione;
- carenza di vitamine e oligoelementi.
2. Non masticare
Il secondo rischio evidente del “boccone e via” è la scarsa quantità di tempo dedicata al pasto, con cibi che vengono consumati di corsa e masticati troppo velocemente. Insomma mangiare velocemente non fa bene alla salute. La cattiva abitudine di non masticare costituisce un serio problema per la digestione per un importante motivo, saliva e denti oltre a sminuzzare, impastare e a lubrificare il cibo, iniziano la digestione con veri e propri enzimi che sono secreti già nelle ghiandole salivari. Chi mangia in fretta salta la prima parte della digestione.
3. Non fare pause
Spesso mangiamo senza badare alla quantità di cibo che ingeriamo. Molti studi dimostrano che mangiare velocemente impedisce al cervello di elaborare l’esatta quantità di cibo introdotta e ciò può farci ingrassare più facilmente. Non solo, un'alimentazione poco attenta può causare aumento del colesterolo nel sangue, conseguenza della grande quantità di grassi nei nostri pasti. La regolarità intestinale paga sicuramente il prezzo più alto per questo stile di vita, la riduzione delle fibre introdotte e la alterata digestione possono causare costipazione e un aumento dei gas intestinali. I primi sintomi di queste alterazioni possono essere evidenti già dai primi giorni in cui si mangia male.
Inoltre, sempre dal punto di vista psicologico, ci siamo confrontati sui falsi miti dell'alimentazione e delle diete, sui meccanismi della dipendenza da cibo, sulla relazione fra comportamento alimentare ed emozioni.
Questo progetto, oltre che a darci più consapevolezza nell'avere un corretto stile alimentare, ha accresciuto la nostra autostima migliorando la percezione dell' immagine corporea di ognuno di noi.
Abbiamo compreso che mangiare in modo affrettato non ci consente di entrare in perfetta relazione con gli alimenti e ci darebbe solo una sensazione fugace ed imprecisa del gusto vero di quello che stiamo mangiando. Dobbiamo essere in grado di apprezzare le sfumature di gusto presenti negli alimenti, di utilizzare i nostri sensi, prendendo atto che ciascuno di noi, con un poco di costanza e desiderio di migliorare la propria percezione del cibo, potrebbe in ottenere una visione diversa del cibarsi.
Assumere cibo non si basa soltanto sulle sensazioni visive, olfattive e gustative. Abbiamo pensato, ad esempio, anche ai ricordi associati ad un dolce semplice, servito ancora caldo di forno, a come susciti sensazioni molto più complesse e coinvolgenti rispetto ad aprire la confezione del pasticcere con una torta di splendido aspetto, ma non fatta proprio da noi o per noi da una persona che ci vuole bene.
Infine, in questo progetto, abbiamo scoperto che occorre dedicare maggiore capacità di ascolto nei confronti del nostro organismo, stando attenti agli effetti, su di noi, svolti dal cibo che abbiamo mangiato. Una difficoltà digestiva e di non efficienza energetica sono precisi indicatori di aver davvero sbagliato l’approccio con il cibo, una presa d’atto che dovrebbe portarci a compiere sempre più scelte piacevoli a tavola, scoprendo sempre nuove potenzialità del nostro organismo.
I ragazzi del Quadrifoglio