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Ambiente

"Abetina di Rosello": la riserva naturale Regionale

Viaggio in una natura da riscoprire

           

La Riserva naturale Regionale "Abetina di Rosello", nata come Oasi WWF nel 1992, è un’area naturale protetta dell'Abruzzo, istituita nel 1997. La Riserva è gestita dalla Società SILVA s.r.l. ed è sita nei pressi del centro abitato di Rosello in provincia di Chieti. La Riserva si estende nel territorio del Medio Sangro al confine tra l'Abruzzo e il Molise, dove scorre il Turcano e ha una superficie di 211 ettari. L'Abetina si trova in un comprensorio montano poco abitato ad alto valore naturalistico e paesaggistico; la sua altitudine varia tra gli 850 metri e i 1.179 metri di Monte Castellano.

Questa Riserva è costituita in gran parte da abete bianco, una pianta presente maggiormente sulle Alpi e più rara sugli Appennini, e proprio qui ha sede il Centro di Studi e Documentazione sugli Abeti Mediterranei. Nella Riserva si trova un abete bianco, che con i suoi 47 m di altezza è l’albero spontaneo più alto d’Italia. L’abetina di Rosello è il nucleo meglio conservato di abeti bianchi in Italia. Nella riserva gli abeti sono alti mediamente circa 40 m invece di 35 m, perché, trovandosi in una valle stretta, tendono a salire per prendere più luce. Oltre all’abete in questa riserva troviamo anche il faggio, il tasso e il raro acero di Lobelius; nel sottobosco si trovano l’agrifoglio e il pungitopo, mentre tra i fiori si annoverano il giglio martagone e numerose specie di orchidee selvatiche. Nella Riserva trovano posto anche le liane, lunghi e resistenti vegetali, che sono oggetto di attenzione da parte degli studiosi e che raggiungono dimensioni considerevoli, anche superiori a 20 cm di diametro e probabilmente sono secolari. Le liane contribuiscono ad assorbire una notevole quantità di anidride carbonica.

 

 

Per quanto riguarda la fauna, vivono in questo bosco il gatto selvatico, la martora, la donnola, lo scoiattolo, il cinghiale, il lupo, l’orso, il cervo e rapaci come l’astore, l’allocco e il gufo comune; tra gli uccelli sono presenti anche il fringuello, la ghiandaia e varie specie di picchi; tra gli anfibi troviamo la rana italica, la rana dalmatica, la salamandra pezzata e la salamandrina dagli occhiali.

Una piccola area faunistica vicino l’ingresso della Riserva ospitava caprioli e rapaci.

La Riserva è attraversata dal torrente Turcano, affluente del fiume Sangro, nelle cui acque limpide vive il gambero di fiume, specie sempre più rara.

Per visitare l’abetina c’è il percorso natura (1 km), che da Fonte Volpona si inoltra nella Riserva e permette di osservare alcuni antichi e maestosi abeti, e il percorso escursionistico (7 km) praticabile a piedi, a cavallo, in mountain bike o con gli sci nella stagione invernale. Il percorso escursionistico attraversa il bosco e permette un’osservazione dall’alto della Riserva. Da Fonte Volpona si risale fino a valicare il Colle Tasso. Si discende al Torrente Turcano che taglia l'Abetina. In questa zona si incontrano gli abeti più imponenti.

Sono presenti un’area picnic all’ingresso della Riserva e un’area di sosta per attività didattiche a Fonte Volpona. Vi è inoltre la possibilità di effettuare visite ed escursioni guidate.

 

I ragazzi del Quadrifoglio