Nel nostro percorso riabilitativo presso la Struttura Riabilitativa Psichiatrica il Quadrifoglio di Rosello svolgiamo molte attività cognitive e culturali nelle quali abbiamo occasione di approfondire temi importanti quali le dipendenze, i diritti umani, la legalità, la memoria storica, ma anche la tradizione legata alla nostra terra d'Abruzzo. Proprio sul tema della tradizione abbiamo svolto numerose ricerche e pubblicato diversi articoli sul nostro blog www.unafavolaalcontrario.it, per arricchirci del sapere e dei valori che nel tempo continuano ad essere fondamenta per una vita fatta di conoscenza, di umanità e di resistenza. Ci siamo imbattuti in un personaggio unico, l'anziana pescatrice "sposa del mare" Anna Maria Verzino, che ancora oggi resiste ad un tempo i cui ritmi sembrano essere sempre più veloci e alienanti, figli di una tecnologia che spesso ci rende prigionieri della rete lasciando in noi indifferenza e solitudine. In questo caso siamo rimasti affascinati da un'altra rete, quella della pescatrice di Casalbordino, che con passione e coraggio contribuisce a mantenere viva la tradizione della pesca, scendendo in mare con la propria barca "Gloria" a notte fonda tirando su pesci. Quella di Anna Maria è la storia di una donna forte e gentile da raccontare al mondo intero, l'esempio più sincero che possa esistere per capire quanto oggi più che mai sia fondamentale riscoprire le proprie radici, i propri sogni, i sensi ed i valori di una volta per avere più consapevolezza nel sapere chi siamo e quale direzione prendere. La nostra direttrice, la Dott.ssa Rita Staniscia, ha voluto fortemente inserire nel nostro percorso riabilitativo i laboratori culturali e tante altre attività che fanno del Quadrifoglio una piccola scuola in cui è possibile riabilitarsi attraverso la conoscenza, ritrovando l'ambizione di poter affrontare meglio la vita con un bagaglio culturale più ricco e più fornito che ci prepara a fronteggiare una società in cui sempre più sembrano prevalere l'odio e lo stigma. L'Accademia Nazionale della Cucina, sulla spiaggia di Casalbordino, ha conferito il premio "Giovanni Nuvoletti" ad Anna Maria Verzino, dedicato a chi abbia contribuito in modo significativo alla valorizzazione della buona tavola tradizionale del proprio territorio. Grazie alla disponibilità dell'Accademia abbiamo potuto partecipare alla premiazione e conoscere la "sposa del mare" con cui abbiamo scambiato qualche parola e scattato qualche fotografia. Ad Anna Maria, che ha gli occhi dello stesso colore del mare, abbiamo chiesto come fa a mantenersi così viva e forte nonostante l'età e lei prontamente ci ha risposto: "io amo il mare, è il mare che mi cura, bisogna rispettare il mare". Con queste poche parole ci siamo sentiti pieni di coraggio e di speranza perché ci hanno fatto capire che Anna Maria è una donna che crede ancora nei valori morali più profondi, nel rispetto e nei sensi e che esiste ancora una possibilità di ritrovarci tutti più reali e meno virtuali. Il suo viso, dai lineamenti delicati, è segnato dal passare degli anni, come le sue mani, che si riflettono sulle onde di un mare che accoglie e che dona. Ha un sorriso umile ed uno sguardo lucido, tra ricordi di una vita passata a buttare reti sotto il cielo della costa abruzzese in cui ha raccolto milioni di pesci e miliardi di esperienze. Noi ragazzi del Quadrifoglio prendiamo Anna Maria Verzino come esempio di vita. La scelta di fare la pescatrice, nata magari per gioco o per necessità, ma sicuramente giusta e virtuosa, si è protratta per ben settant'anni. La passione e l'amore per qualcosa ci rendono unici, come è unica questa donna. Lasciamoci quindi affascinare dalla "sposa del mare" e facciamo nostri i suoi insegnamenti, per resistere alle intemperie e combattere con umiltà, mantenendo viva la tradizione e promuovendo il suo esempio.
I ragazzi del Quadrifoglio
https://www.youtube.com/watch?v=d5VDp3FL4CI