logo.png

 

Campli (Chimblë in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 7.170 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana della Laga. Di origine antichissima, Campli mostra ancora oggi nel suo tessuto architettonico, la sua passata grandezza. A testimonianza di ciò, vi sono innumerevoli monumenti ed edifici capaci di suscitare stupore per la loro bellezza ed autenticità. Le sue viuzze e le sue mura sono un unico grande scrigno colmo di storia e di tesori d’arte.

Abitata sin dall’epoca preromana, come testimonia la necropoli rinvenuta nella vicina Campovalano, Campli conosce il suo massimo splendore nel Medioevo, quando sotto il controllo dei Farnese diventa luogo d’incontro di pittori e artisti provenienti anche dalle scuole di maestri come Giotto e Raffaello, per citarne solo alcuni.

Tra i capolavori che ancora oggi impreziosiscono il centro storico:

 

 

  • La Cattedrale di Santa Maria in Platea (XIV secolo) sorge nella piazza principale del paese, chiesa trecentesca con un pregevole campanile in stile romanico. Già dopo la sua costruzione, nel 1395 fu eletta a Collegiata, ossia sede di un collegio di canonici. La chiesa assunse un’importanza ancora maggiore nel 1764 quando Campli si consacrò all’Immacolata Concezione e la Madonna fu proclamata Regina e Patrona della cittadina e del suo territorio in seguito ad un’epidemia di tifo. L’interno ha tre navate e il maestoso soffitto ligneo della navata principale fu realizzato da Donato Teodoro nel '700 ed è decorato in parte da pitture realizzate direttamente sulle assi e in parte da tele con dipinti di scuola romana. Gran parte delle opere conservate nella chiesa sono state spostate nel Museo diocesano, in via di realizzazione. Ancora tante e pregevoli le opere custodite nella chiesa: tele, affreschi ed altari, ma soprattutto la tavola della Madonna in trono che allatta il piccolo Gesù, detta anche Madonna del Latte, ritenuta opera di Giacomo da Campli. La chiesa è stata inclusa nel 1902 nell'elenco dei Monumenti nazionali italiani.

 

 

  • La Chiesa di San Francesco d’Assisi con convento attiguo (dove è ospitato il Museo Archeologico), costruita nel XIV secolo, ha una facciata in conci di pietra squadrata e con portale in pietra calcarea bianca e decorato. Sulla lunetta del portale, nel 1999, è stato restaurato un affresco attribuito alla scuola di Giacomo da Campli. In stile romanico la chiesa conserva una caratteristica tipica delle chiese francescane abruzzesi: le due edicole interne situate a destra e a sinistra dell’ingresso (l’edicola è un piccolo corpo architettonico, che serve da ornamento e protezione a statue, bassorilievi, dipinti e simili di soggetto sacro). All'interno si possono notare residui di affreschi trecenteschi. La torre campanaria, anch'essa del XIV secolo, venne smontata perché pericolante: nel 1997 è stata ricostruita.

 

 

  • La Chiesa di San Paolo, situata dietro Palazzo Farnese, è di grande valore non solo artistico, ma anche religioso con il vicino Santuario della Scala Santa, così chiamato dal 1772, quando si diffuse l’usanza di concedere l’indulgenza plenaria in alcuni giorni dell’anno e quella parziale ogni giorno a coloro che salivano in ginocchio e a capo chino i suoi ventotto gradini in legno di ulivo. Ad accompagnare i penitenti nella loro espiazione dei peccati, le affascinanti simbologie di sei dipinti, tre a destra e tre a sinistra della scala, che raccontano i momenti più toccanti della Passione di Cristo. Superato l’ultimo gradino ci si trova al cospetto dell’altare del Salvatore. Qui vi è conservata una croce in legno con racchiuse due schegge della vera Croce di Cristo. A questo punto il fedele scende, questa volta in piedi, i 19 gradini in pietra che conducono verso la luce. Le pareti sono ora affrescate da quattro medaglioni, dai colori vivaci, che rappresentano gli episodi della Resurrezione.

 

 

  • Il Palazzo del Parlamento, poi Farnese, oggi sede del municipio, con le caratteristiche trifore ed i suoi archi a tutto sesto che compongono un bel portico, è l’edificio civico più antico d’Abruzzo. Probabilmente fu costruito intorno al 1286.

Tra le costruzioni religiose si ricordano anche il convento quattrocentesco di San Bernardino da Siena, fondato da San Giovanni da Capestrano sul Colle Santa Lucia e oggi abbandonato, la chiesa dedicata alla Madonna della Misericordia, dove ebbe sede uno dei primi ospedali d’Abruzzo, e il convento di Sant’Onofrio, futura sede del Museo d’Arte Sacra. Tra i vari esempi di architettura civile medievale e rinascimentale, oltre a Palazzo Farnese, ci sono anche la Casa del Medico e quella del Farmacista.

Nella località di Nocella è possibile ammirare la Torre dei Signori di Melatino, costruita nel XIV secolo, mentre nella frazione di Castelnuovo, si trova la trecentesca Porta Orientale o Porta Angioina, che apparteneva alle fortificazioni medievali di Campli, affiancata dalla chiesa di San Giovanni Battista, costruita tra il XIV e il XV secolo ed inclusa nel 1902 nell'elenco dei Monumenti nazionali italiani, e da una torre campanaria eretta alla fine del XV secolo. La vicina Campovalano è nota per la chiesa altomedievale dedicata a San Pietro e per la presenza della vasta necropoli, risalente al XII-X secolo a.C.

A Campli, fin dal 1964, ogni ultimo fine settimana del mese di agosto, si tiene la “Sagra della porchetta italica”, la prima sagra d'Abruzzo e una delle prime organizzate in Italia. Nel comune teramano, specialmente durante il periodo estivo, si tengono altre manifestazioni, come la “Festa della pizza”, una sagra del tartufo in località Campovalano e un importante “Festival di musica jazz”.

 

I ragazzi del Quadrifoglio