Modulo di approfondimento, dedicato esclusivamente alla gestione della rabbia. Le linee guida generali di approccio al paziente con disregolazione della rabbia provengono dagli studi specifici di Raymond Di Giuseppe (St. John’s University) e R. C. John Tafrate: A Comprehensive Treatment Model for Anger Disorders.
Le fasi del protocollo Di Giuseppe-Tafrate sono le seguenti:
- stabilire un’alleanza terapeutica: per favorire l’alleanza terapeutica e l’inizio della relazione, si può stimolare la speranza “accentuando il positivo”;
- analizzare i trigger: obiettivo di questa componente è la valutazione completa degli stimoli che causano rabbia, a partire da un’analisi attenta degli aspetti di una situazione (il tono, i gesti, le parole o l’ambiente) che hanno dato il via allo scatenarsi della reazione disfunzionale);
- focus sui valori: la ristrutturazione cognitiva può essere una componente importante degli interventi di Anger Management. Bondolo, Di Giuseppe e Tafrate (1997) ricorrono al concetto di “valori fondamentali” per identificare gli schemi cognitivi che organizzano la risposta delle persone ai trigger scatenanti la rabbia. I valori (cioè dignità, cura, uguaglianza, fiducia, fratellanza, comunità, integrità, realizzazione, ecc.) sono un modo positivo e facilmente accessibile di etichettare un insieme di credenze e idee interne che ogni persona possiede. Un’analisi dei pensieri, effettuabile tramite la tecnica dell’ABC, può chiarire i valori della persona;
- ridurre l’eccitazione fisiologica: un modo per insegnare le abilità di rilassamento è iniziare con un semplice esercizio di respirazione addominale, e quindi adattare molti degli esercizi forniti nel Rilassamento Progressivo (Jacobson, 1974);
- esposizione: la maggior parte delle sessioni in un intervento di Anger Management è dedicata alle tecniche di esposizione. Durante l’esposizione, al paziente vengono presentate una serie di provocazioni per un periodo prolungato di tempo e gli si chiede di provare a calmarsi mentre è esposto alle provocazioni. Questa esposizione prolungata è progettata per consentire alla risposta emotiva di estinguersi.