- Ma per fare questo viaggio, cosa dobbiamo mettere nello zaino?
- Il meno possibile. Su queste distanze, anche un solo chilo può fare la differenza. Ottimizzando il carico e gli spazi, con scelte oculate e scientifiche, se ne possono risparmiare dai cinque ai dieci. E questo non solo fa la differenza, fa addirittura un altro viaggio.
- Sì, ma ad esempio, quante mutande mi devo portare?
- La mia esperienza mi ha insegnato che per sopravvivere sono necessarie tre mutande. Immaginiamo di averne solo due: una la indossi, quella pulita è nello zaino. Il secondo giorno indosserai quella pulita; mentre quella usata, una volta lavata, la metterai a stendere sullo zaino, così da poterla usare il terzo giorno, e via così, alternandole di giorno in giorno. Ma che accade se piove, se c'è umidità o se anche il cielo nuvoloso non permettono l'asciugatura in una sola giornata? Succede che al terzo giorno dell'esempio dovrai scegliere se metterti una mutanda sporca, ma asciutta oppure una mutanda pulita, ma umida. Se quattro sono troppe, due sono poche. Dunque il numero esatto di mutande da mettere nelle zaino è tre. Tre.
- TRE MUTANDE PER UN MESE DI VIAGGIO?
- Beh, sì. E aspetta che ti spieghi la mia teoria sui calzini...
- Argh!(dialoghi tra me, me medesimo e il sottoscritto)
Segue da Verso Santiago de Compostela: la progettazione del viaggio.
Ecco il possibile itinerario, nella sua prima (timida) bozza. Seguirà, nei prossimi giorni, altro post con le opportune (laddove ritenute necessarie!).