logo.png
YTA5ZTE3NjRlOTY3ZGFmN2Q1OTg1NTViNmY1MjUyNGVfMjZlY2UzYWQ5YTVkMTQ1ZTI4MGVmMjRkZTNlYzA0ZjEuanBn
La settimana

La settimana XII

1) Il drone che cattura dall'alto le disuguaglianze del Sudafrica
http://www.tpi.it/mondo/sudafrica/drone-foto-disuguaglianze-sudafrica

Il fotografo Johnny Miller ha utilizzato un drone per dimostrare le differenze tra classi sociali, che si riflettono sulla geografia delle città sudafricane

2) Aleppo non verrà salvata
https://www.globalproject.info/it/mondi/aleppo-non-verra-salvata/20282

Una riflessione su Aleppo. L'autore parte paragonando l'attuale guerra in corso nella città siriana con quella del Kosovo del 1998 contro la Serbia e Milosevic. Con una notevole differenza: allora la potenze occidentali cercavano ogni pretesto possibile per intervenire e quindi entrare in guerra; oggi, invece, cercano in ogni modo di restare estranee rispetto al conflitto siriano, nonostante tutti gli interessi (personali dei vari paesi) spesi verso quella regione del medio-Oriente.

3) Le macerie della Siria
http://www.internazionale.it/foto/2016/09/13/siria-guerra-tregua-foto

Fotogallery. Le foto sono state scattate tra il 5 e l’11 settembre 2016 in Siria.

4) Un Medio Oriente in «comune»
http://ilmanifesto.info/un-medio-oriente-in-comune

Intervista a Ozlem Tanrikulu, presidentessa di Uiki: «Il modello di confederalismo di Rojava può andare oltre i confini kurdi, una democrazia popolare fondata su assemblee di strada, villaggio, città. Oltre gli Stati e il potere». Dalla teoria di Ocalan alla pratica: società multietniche basate su uguaglianza di genere ed ecologia.

5) Un'altra Europa è impossibile
http://sollevazione.blogspot.it/2016/08/unaltra-europa-e-impossibile-di-sergio.html

Il problema europeo è legato alla crisi della democrazia, all’anti-politica, alla diffusa disaffezione, se non aperta ostilità di gran parte della popolazione ai meccanismi della rappresentanza e della mediazione politica. In termini più accademici questa è definita la crisi della democrazia. Questa disaffezione si traduce nell’idea che la politica sia tutta uguale, destra e sinistra, e che i politici siano tutti disonesti. Alla base di questa disaffezione, e in fondo anche alla base della pochezza progettuale ed etica dei politici, v’è la sostanziale impotenza della politica nazionale ad affrontare piccoli e grandi problemi, una volta privata delle leve della politica economica, e in particolare della sovranità monetaria, improvvidamente cedute a istanze sovranazionali dominate dalle potenze europee più forti. Questo spiega dunque molte cose.

6) Alto 4 metri e lungo un chilometro, il nuovo muro antimigranti è a Calais
https://www.left.it/2016/09/08/alto-4-metri-e-lungo-un-chilometro-il-nuovo-muro-antimigranti-e-a-calais

Alto 4 metri e lungo un chilometro, il nuovo muro antimigranti d’Europa è a Calais. Lo costruirà la Gran Bretagna per impedire che i migranti passino dal confine con la Francia. [...]La barriera sarà innalzata prima che il 2016 finisca e, per farlo, i lavori partiranno già in settembre e costeranno 2,7 milioni di euro, già finanziati dal governo di Londra in accordo con la Francia di François Hollande