Uno studio pilota a cura dell’Equipe multidisciplinare
Data la presenza nella Struttura di numerosi pazienti autori di reato, presentanti patologia psichiatrica e problematiche afferenti le nuove dipendenze, l’Equipe riabilitativa ha ritenuto necessario iniziare una serie di trattamenti mirati alla gestione e al superamento di tali problematiche. Da queste premesse ha preso il via la strutturazione dello Studio Pilota atto alla creazione di un protocollo riabilitativo specifico, comprendente un training cognitivo comportamentale gruppale strutturato appositamente per le suddette problematiche e trattamenti complementari al training. Date queste premesse l’ipotesi di ricerca è quella di creare un protocollo riabilitativo specifico per le nuove dipendenze (T-IAD) in pazienti con patologia psichiatrica, ricoverati presso una Struttura Residenziale Riabilitativa Psichiatrica in regime residenziale. Lo studio è stato, dunque, improntato come pilot study per verificare, in via preliminare, l’effettiva efficacia del protocollo su un numero esiguo di soggetti. Un’attenzione particolare, in riferimento all’uso/abuso di mezzi tecnologici fra i pazienti del campione dello studio, deve essere data non solo all’utilizzo del pc, ma anche all’utilizzo dello smartphone. Nel concepimento teorico del progetto pilota T-IAD, ci si è prevalentemente focalizzati sulla dipendenza da internet e da smartphone in quanto particolarmente pervasive, dato che, come visto, da queste spesso dipendono anche le altre forme di nuova dipendenza. Lo studio presenta dei limiti: un limite è certamente costituito dal numero esiguo del campione (un totale di 38 soggetti) e dalla pluralità di patologie contemplate, che fanno sì che non vi sai una rilevanza statistica dei risultati. Un’altra variabile che rientra fra i limiti da contemplare è la leggera differenza di età media fra gruppo sperimentale e gruppo di controllo. Nonostante i limiti evidenziati, questo primo piccolo studio pilota ha messo in evidenza come il training T-IAD oggetto della sperimentazione, abbia apportato dei benefici rispetto alla condizione di dipendenza da non sostanza dei soggetti a cui è stato somministrato. In prospettiva futura è intenzione dell’equipe che ha coordinato lo studio ampliare il campione per tentare una sperimentazione ad ampio raggio e verificare l’effettiva efficacia del training.